Notte di sangue

Roma, 21 agosto 2019

La notte di san Bartolomeo è il nome con il quale è passata alla storia la strage compiuta nella notte tra il 23 e il 24 agosto 1572 dalla fazione cattolica ai danni degli ugonotti a Parigi.

François Dubois, Il massacro di San Bartolomeo

Il massacro ebbe luogo a seguito dell'ordine di Carlo IX di uccidere l'ammiraglio Gaspard de Coligny e altri esponenti protestanti, in un clima generale di apparente riconciliazione tra le due fazioni, in vista del matrimonio fra la sorella del re, Margherita di Valois (la nota "regina Margot"), e il protestante Enrico IV di Borbone, re di Navarra e futuro re di Francia. Per questa occasione erano appunto confluiti a Parigi migliaia di ugonotti.

La sera del 23 agosto re Carlo IX tenne una riunione alle Tuileries con i vertiti del suo Stato maggiore, nella quale si decise l'eliminazione mirata dei leader protestanti, secondo una lista ben precisa che tuttavia risparmiava, per ragioni ideali e pratiche, i giovani principi del sangue, Enrico re di Navarra ed Enrico di Condé.

Poco tempo dopo, le autorità municipali di Parigi furono convocate ed ebbero ordine di chiudere le porte della città e di armare anche i borghesi.

La fazione cattolica facente capo ai duchi di Guisa e appoggiata dalla regina madre Caterina de' Medici, nella notte tra il 23 e 24 agosto scatenò la caccia agli ugonotti convenuti in città.

I sicari persero però il controllo della situazione e l'eccidio divenne indiscriminato, estendendosi ad altri centri urbani e alle campagne e durando diverse settimane.

Le stime dei morti sono da capogiro: tra 5.000 e 30.000 persone morirono e tra esse molte donne e bambini. Nonostante l'ordine emanato dal re la mattina del 24 agosto di cessare immediatamente gli omicidi, la strage proseguì guadagnandosi il triste primato di «peggiore dei massacri religiosi del secolo».

La strage, colpendo gli ugonotti con l'uccisione di molti nobili influenti e numerosi soldati, segnò una svolta nelle guerre di religione francesi, alimentando la convinzione che il cattolicesimo fosse una religione sanguinaria e traditrice.