Oltre lo sguardo

Ci voleva un nordico per ritrarre Roma con così tanta malinconica bellezza.

La luce che accarezza il Panorama di Roma da Monte Mario (1857) non ha nulla di mediterraneo, quasi non scalda; ma accende il cuore di sentimento e di stupore per ciò che si mostra ai nostri occhi.

Ippolito Caffi (1809-1866) dipinse questa singolare veduta, lunga quasi 3 mt ed alta appena 32 cm, ispirandosi alle coeve fotografie panoramiche di Giacomo Caneva ma aggiungendo con il colore la percezione pulviscolare di una giornata soleggiata e forse rischiarata dal vento di tramontana.

Il risultato è una pittura che respira, accarezzando lo skyline inconfondibile del Vaticano e di Castel Sant’Angelo, fino al coronamento della Basilica del Laterano e ai Colli Albani in lontananza. E lo sguardo si perde nel soffio del vento, voce inconfondibile a qualunque latitudine, come ben sapeva il bellunese Caffi.

Questo gioiello della collezione del Museo di Roma è ora esposto al secondo piano di palazzo Braschi e sarà uno dei protagonisti dell’   incontro con la Curatrice Anna Aletta, in programma sabato prossimo 19 dicembre, alle ore 10:30.

Non perdetelo di vista!