L’archivio fotografico dell’ufficio stampa capitolino. Testo di Paola Bellecca

L’Ufficio Stampa del Campidoglio contiene un ampio Archivio di documentazione fotografica che racconta, attraverso le immagini, la storia di Roma dai primi decenni del ‘900 ad oggi.

L’archivio documentale si compone di cinque principali sezioni:
1. La città e i suoi aspetti monumentali: panorami, monumenti e antiche rovine, il fiume Tevere e il litorale, i Municipi di Roma
2. Scene di vita romana e aspetti diversi della città: foto di genere, cerimonie, manifestazioni varie, rappresentanze comunali fuori Campidoglio;
3. La Capitale: sede di Enti, Istituzioni e manifestazioni nazionali, centro delle visite di Stato degli ospiti illustri;
4. Il Comune e le sue attività: immagini del Colle capitolino, quelle sulla vita e le iniziative per la città, con i suoi Organi istituzionali, i Dipartimenti, le Aziende e le innumerevoli cerimonie in Campidoglio;
5. Vita religiosa: la Roma delle chiese monumentali e degli edifici di culto cattolico e non, la Roma dei Papi e delle religioni.

Il materiale custodito nell’archivio, va dalle lastre in vetro alle pellicole in bianco e nero e a colori. Le negative, lastre di vetro escluse, sono conservate nel settore Documentazione fotografica dell’Ufficio e così le cartelle contenenti i servizi fotografici più recenti eseguiti con sviluppo e stampa tradizionali fino agli anni 2002/2003. A corredo di questi, circa 300 DVD contenenti 22.000 fotogrammi digitalizzati tratti dalle negative più recenti relative agli ultimi 18 mesi di fotografia analogica, prima del passaggio esclusivo al digitale.
Al più presto il settore provvederà ad inventariare l’intero patrimonio delle negative su lastra e su pellicola B/N e colore, la cui stima generica supera di molto le 500 mila unità. Questo materiale sensibile, comprendente lastre fotografiche e pellicole B/N e colore, fu ottenuto utilizzando le seguenti macchine fotografiche in dotazione ai fotografi dell’Ufficio: la Linhof Technika Gran formato, con cavalletto, per lastre di grande formato, comprendente il 6x6, il 6x9, il 13x18 e pellicola 120 mm; Hasselblad CM 500; Nikon con motore e Laika con Rolleyflex, Nikon.
Sono invece depositate in esterno le innumerevoli stampe, originali dell’epoca e postume, riguardanti la sezione storica. La stima complessiva delle immagini su supporto cartaceo non risulta inferiore alle 50.000 unità, mentre le unità archivistiche ammontano a circa 1.500 unità. Un patrimonio immenso a cui si aggiungono le foto acquisite da fotografi ed agenzie private per illustrare volumi editi dal Comune, fra cui la famosa rivista “Capitolium”.Il primo fotografo del Campidoglio, Ottavio D’Agostini, fu attivo dagli anni ’40 agli anni ’70. A lui seguirono Umberto Salvemini, dagli anni ’70 a metà degli anni ’80; Alberto Cenni, dal 1981 al 2005; Anna Donati, dal 1983 al 1988; Claudio Valletti, dal 1988 a tutt’oggi; Fabio Callini, dal 2002 a tutt’oggi; Stefano Bertozzi, dal 2005 a tutt’oggi. La prima impostazione nel riordino dei servizi fotografici, con relativa schedatura ed un primo impianto di archiviazione fu avviata da Isabella Pagano, seguita negli anni ’70 da Elisabetta Cioffarelli e Paola Bellecca, dal 1977 a tutt’oggi, ultimamente con il supporto di Baldassarre Mazza. Attualmente i fotografi, che dal 2002-2003 prestano il loro servizio utilizzando esclusivamente il metodo digitale, sono affiancati da Filippo Chesti per l’archiviazione dei servizi ed il montaggio dei filmati da loro realizzati.

Paola Bellecca