Terra e cielo. Archeologia e religioni, archeologia delle religioni

Lo studio delle religioni nel mondo antico, attraverso la prospettiva dell’archeologia, necessita di una serie molto complessa di strumenti. Da un lato, il punto di vista di partenza si fonda necessariamente su due elementi fondamentali, vale a dire i dati materiali e i loro contesti di appartenenza. Dall’altro lato, la tematica affrontata – quella, cioè, inerente alla dimensione del culto – comporta l’adozione di metodologie adeguate, appartenenti a un’altra disciplina autonoma, la storia delle religioni.
La ricerca archeologica dedicata ai fenomeni e ai processi religiosi, dunque, non può che essere sviluppata attraverso il connubio di differenti strumenti di indagine, che devono comunicare e interagire, portando anche alla integrazione di diverse fonti di informazione, da quelle materiali, come si è detto, a quelle epigrafiche e letterarie, passando anche attraverso l’apporto offerto dalle immagini e dai loro supporti.
Ma quel che più conta è l’adozione di un approccio eminentemente storico, che guardi alle religioni come a un prodotto culturale degli individui e delle collettività, che, come tale, è inscindibile dai luoghi e dai tempi in cui prese forma.
Con queste premesse, la conferenza è dedicata a inquadrare, attraverso la lente di una personale esperienza di ricerca, il rapporto tra archeologia e religione, con riferimento allo studio dell’antico mondo mediterraneo e della cultura dei Fenici nella fattispecie.
Particolare attenzione sarà data al caso di studio rappresentato dalle maledizioni fenicie di ambito regale, nelle quali tre mondi differenti – quello degli uomini, quello degli dèi e quello dei morti – venivano messi in relazione.

Giuseppe Garbati
Giuseppe Garbati si occupa di studi storici e storico-religiosi inerenti al mondo antico, alla cultura fenicia in particolare. Laureatosi in Archeologia fenicio-punica a Viterbo, presso la Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali, ha ottenuto il Perfezionamento in Scienze della religione (Università di Roma Tre) e ha conseguito il Dottorato di Ricerca in “Il Mediterraneo in età classica: storia e culture” (Università degli Studi di Sassari).
Attualmente è Ricercatore dell’Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale del CNR, dove è Coordinatore del Progetto “MAGO: Making gods, il ruolo della pratica rituale nella costruzione delle divinità”.
È autore di numerose pubblicazioni scientifiche – tra le quali la monografia “Al di là: gli uomini, gli dèi, la morte in contesto fenicio” – e di recente è stato Visiting Scholar presso le strutture del Getty Museum di Los Angeles.