Disegni di architettura
Un nucleo di disegni conservato nelle collezioni del Gabinetto Comunale delle Stampe raccoglie progetti, schizzi e copie accademiche sul tema dell' architettura a Roma nel XVIII secolo. Provengono in gran parte dalla raccolta di Antonio Muñoz, direttore delle Antichità e Belle Arti del Governatorato di Roma e fondatore del Museo di Roma, acquisita nel 1961, e in parte dal fondo donato dalla contessa Pecci Blunt nel 1971.
I disegni consentono uno studio approfondito e completo della storia dell'architettura romana del periodo: sono presenti progetti di rilievo come quello di Nicola Salvi per la Fontana di Trevi o di Ferdinando Fuga per la facciata della chiesa di Sant'Apollinare e il progetto presentato da Luigi Vanvitelli al concorso per la facciata di San Giovanni in Laterano, vinto nel 1732 da Alessandro Galilei.
Inoltre, nella raccolta comunale sono documentati fogli dei maggiori architetti operanti a Roma nel Settecento: dai due disegni di Filippo Juvarra sul Campidoglio del 1709, agli studi di Giuseppe Valadier per piazza del Popolo risalenti alla fine del secolo.
La parte più interessante del fondo, tuttavia, consiste nelle opere degli artisti meno noti dell'epoca. Si tratta di architetti operanti prevalentemente per una committenza privata, per alcuni dei quali è stato possibile ricostruire l'attività, come Girolamo Toma, allievo e seguace del Salvi, al quale si devono molti disegni accademici e copie da opere di altri maestri, o Lorenzo Possenti, autore di un progetto per l'ospedale di San Gallicano e poi al servizio della famiglia Pallavicini e Francesco Ferrazzi: a loro si devono progetti e realizzazioni che riguardano l' edilizia minore del secolo (case di abitazione, fontane, pozzi, piccoli altari) di carattere essenzialmente privato, che tanta parte ha nella definizione della fisionomia del centro storico di Roma.