In mezzo scorre il fiume

(sale 3 - 4)

L’immagine di Roma tra Sei e Ottocento è tramandata dalle numerose vedute della città, che spesso utilizzano identici punti di vista, inquadrando scorci di grande suggestione ed immediata riconoscibilità.

La presenza di imponenti resti dell’Antichità classica costituisce un fattore discriminante nella scelta dei pittori e, al tempo stesso, identifica in modo inequivocabile il luogo.

Piano II - Sala 4 "Le vie, le piazze, il fiume" © Mimmo Frassineti

Come le grandi piazze prospicienti le basiliche cristiane, a cominciare da piazza San Pietro, o gli obelischi che guidano lo sguardo del viaggiatore attraverso la non facile orografia dei sette colli. E naturalmente il fiume, che rappresenta la principale via di comunicazione e di trasporto delle merci a Roma, grazie al porto di Ripa Grande e al più piccolo porto di Ripetta. Il Tevere è parte integrante del volto di Roma, della sua bellezza, ma è anche espressione tangibile della sua fragilità di città esposta a frequenti piene e alluvioni. Soltanto con la costruzione dei muraglioni di contenimento, dopo il 1870, il fiume non sarà più una minaccia, ma il volto della città cambierà per sempre.

Ciò che soprattutto stupisce, guardando le vedute di Roma, è la vastità delle zone inabitate rispetto a quelle monumentali del centro storico. Fino alla fine dell’Ottocento Roma, usando un ossimoro, può definirsi una ‘città di campagna’: il fascino della rovina antica di cui la natura si riappropria è uno dei grandi temi del vedutismo tra XVIII e XIX secolo, mentre il paesaggio subito fuori le mura aureliane è caratterizzato dalla fuga di arcate degli acquedotti romani.

Il progressivo ampliamento dell’area urbana e la nascita delle periferie nel Novecento trasformeranno infine la città in una metropoli moderna. 

La quercia del Tasso
Dipinto

Arthur John Strutt (Chelmsford 1818 - Roma 1888)

1843
​Ippolito Caffi, Festa degli artisti a Tor de' Schiavi
Dipinto

Ippolito Caffi (Belluno 1809 – Lissa 1866)

1844 circa
Acquedotto di Claudio
Dipinto

Ippolito Caffi (Belluno 1809 - Lissa 1866)

1857 circa
Piazza Navona con il mercato
Dipinto

Ambito romano secolo XVII secondo quarto

1625 - 1644
Veduta di villa Aldobrandini a Monte Magnanapoli
Dipinto

Matthias Withoos (attribuito) (Amersfoort 1627 - Hoorn 1703)

1660-1665 circa
Cordonata del Campidoglio
Dipinto

Johannes Lingelbach (Francoforte su Meno 1622 - Amsterdam 1674)

1667
Gaspar van Wittel (Amersfoort 1652 – Roma 1736) Via di Porta Pinciana
Dipinto

Gaspar Van Wittel (Amersfoort 1652 – Roma 1736)

1688 circa -1690 circa
Il Tevere a Ponte Rotto
Dipinto

Artista attivo a Roma (prima metà del XVIII secolo)

1754 (post)
Veduta del Tevere con il porto di Ripa Grande e l'Ospizio di San Michele
Dipinto

Paolo Anesi attribuito (Roma 1697 – 1773)

1754 (post)
Veduta notturna di piazza San Pietro
Dipinto

Franz Ludwig Catel (Berlino 1778 - Roma 1856)

1818 circa