Roma in Africa

Al Museo di Roma è allestito il racconto fotografico di Donata Pizzi, un viaggio/itinerario fra le antiche città romane del Nord Africa.
Sono città remote nel tempo e nello spazio, distanti e rarefatte, che si presentato al nostro sguardo come appena accennate in orizzonti amplissimi. Da Volubilis in Marocco, fino a Cirene in Libia, attraverso Timgad e Djemila nella Kabilie, Tipasa lungo la costa Algerina, Dougga, Thuburbo Maius, Sbeitla e il grande colosseo di El Djem in Tunisia, fino a Sabratha e Leptis Magna in Libia, è impossibile resistere al fascino romantico suscitato ancora oggi dalle rovine e dal deserto. Per tradurre in immagine intima quella luce, quelle immense distanze e quelle grandezze, Donata Pizzi ha tentato di ridurre il mezzo fotografico al minimo, utilizzando una piccola macchina panoramica, con un semplice obiettivo standard, guardando come attraverso una fessura, unico squarcio nel turbante dei tuareg.
Donata Pizzi inizia a lavorare nei primi anni Ottanta come assistente di importanti fotografi di moda. Dopo un periodo di studio a Londra, ha dato vita all'ufficio romano di The Image Bank/Getty Images, agenzia con cui tuttora collabora. Negli anni Novanta ha compiuto numerosi viaggi in Africa, nell'Asia Centrale e nel nord Europa per conto dell'ENI, di cui ha documentato gli insediamenti industriali, realizzando allo stesso tempo importanti reportage per prestigiose testate. A partire dal 1999 ha focalizzato la sua ricerca sull'architettura coloniale italiana degli anni Trenta e sulle Città nuove. I risultati di tale lavoro sono confluiti nei volumi Oltremare (2001); Dodecaneso (2003); Città nuove (2004) e nella mostra “Passaggio al moderno”, per la Triennale di Milano 2004, successivamente intitolata "Città metafisiche" (catalogo Skira)e presentata a Berlino, Nagoya, Tokyo , Roma e Buenos Aires.
Catalogo: A cura di Donzelli Editore