Irene Fenara

Nell’ambito di QUOTIDIANA al Museo di Roma a Palazzo Braschi, dal 17 marzo 2023 al 9 aprile 2023 per la sezione PORTFOLIO è esposta l’opera di Irene Fenara (Bologna, 1990), la cui pratica indaga la natura delle immagini e dei meccanismi della visione, soffermandosi in particolare sulle implicazioni legate alle riprese di immagini da parte di dispositivi ottici quali le telecamere di sorveglianza, da anni al centro della sua ricerca.

Irene Fenara, Supervision, 2021 foto Carlo Romano

Nella serie Supervision (2018 - in corso), Irene Fenara estrapola dei fotogrammi dai circuiti delle videocamere di sorveglianza con lo scopo di evidenziare l'imprevedibilità e soggettività dello sguardo delle stesse. Le immagini selezionate sono vedute talvolta irriconoscibili, astratte, alterate da difetti di fabbricazione o dall’insorgenza di fattori esterni che rovesciano la primaria funzione di controllo delle videocamere.

L’opera in mostra, realizzata nel 2021, restituisce una visione oscurata dalla crescita incontrollata delle fronde di un albero, i cui colori appaiono alterati da un difetto della macchina. La sua funzione di sorveglianza appare dunque neutralizzata dall’incognita della trasformazione della natura, che come un’interferenza devia il dispositivo verso un’esperienza di apertura poetica, portando a rifletterci sulle potenzialità estetiche di questi sguardi meccanici che affollano il nostro quotidiano.

Irene Fenara (Bologna, 1990. Vive e lavora a Milano)
Il suo lavoro è stato esposto in istituzioni pubbliche e private come Fondazione Prada Osservatorio (Milano 2016), Fondazione Fotografia (Modena 2017), MAMbo (Bologna 2018), Palazzo delle Esposizioni (Roma 2018), Kunst Merano Arte (Merano 2019), Villa Merkel (Esslingen 2020), ZERO… (Milano 2021), Triennale (Milano 2021), MACRO (Roma 2021), ICA (Milano 2022) e MAXXI (Roma 2022).