Il restauro dell’Allegoria di Guido Reni
Conferenza in presenza e online > https://bit.ly/3O9l1Y8 nell'ambito di Roma Racconta… le professioni del patrimonio culturale.
Con Laura Cibrario, Restauratrice, Claudio Falcucci, Ingegnere diagnostico, Fabiola Jatta, Restauratrice, Federica Maria Papi, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, Marta Variali, Storica dell’Arte specialista in diagnostica
Nonostante la provenienza illustre dalla collezione Sacchetti, il dipinto noto finora come “Allegoria” è allontanato dalle sale espositive della Pinacoteca dal 1922, rimanendo pertanto escluso dal dibattito sull’iconografia e sull’individuazione della paternità.
Una recente proposta attributiva al giovane Guido Reni e la disponibilità economica di uno sponsor hanno permesso di sottoporre il quadro, “non finito”, a una propedeutica campagna di indagini diagnostiche e al suo restauro, al fine di recuperare la piena leggibilità della tela compromessa dal non buono stato di conservazione.
Nel solco della tradizione della Pinacoteca Capitolina, tesa a condividere e a divulgare le attività svolte per la valorizzazione del proprio patrimonio, Federica Papi illustra le vicende storico critiche e conservative del dipinto, svelando l’iconografia dell’enigmatico soggetto; Claudio Falcucci, insieme Marta Variali, danno conto delle indagini tecniche eseguite sul quadro: dalla fluorescenza indotta da radiazione ultravioletta, alla riflettografia infrarossa, all’indagine radiografica, fino allo studio della tavolozza eseguita con la fluorescenza dei raggi X condotta su 16 punti e integrata con le indagini multispettrali.
Tali analisi sono state la base di partenza per il restauro eseguito da Laura Cibrario e Fabiola Jatta. Sono loro a descrivere le diverse fasi dell’intervento conservativo, consistito nella propedeutica messa in sicurezza di tutte le parti a rischio di perdita di colore, nella eliminazione degli strati di vernice ossidata e dei vecchi ritocchi pittorici, nella eliminazione delle deformazioni del supporto tessile al fine di riottenere la corretta planarità e tensione, e infine nelle operazioni di stuccatura, reintegrazione e verniciatura, che hanno restituito all’opera la corretta fruibilità e il suo godimento estetico.
Parte dell’intervento è poi dedicata alla tecnica esecutiva emersa durante i lavori di restauro, che si è rivelata compatibile con quella già riscontrata nella produzione giovanile di Reni.
Nella sua nuova veste il dipinto è stato presentato al Convegno internazionale News Research on Guido Reni (Madrid, Museo Nazionale del Prado, 15-16 giugno 2023) e ha guadagnato un posto di rilievo tra le opere di Guido Reni esposte nella Sala VI della Pinacoteca Capitolina, dedicata alla formazione e attività del celebre maestro bolognese.
Laura Cibrario
Restauratrice diplomata ICR (1989) entra nella Soprintendenza Archeologia e Belle Arti di Torino, da cui viene distaccata presso il MiBAC (Segreteria Particolare).
Tornata alla libera professione, lavora per le maggiori Soprintendenze italiane, gli organi governativi, la Città del Vaticano e per committenti privati, su diversi supporti.
Tra i numerosi lavori eseguiti nel corso degli anni si segnalano: il restauro dell’Aurora di Guido Reni, i dipinti di Giovanni Lanfranco nella Cappella Bongiovanni della chiesa di Sant’Agostino, la Fortuna di Guido Reni e Venere e Amore di Guercino nell’Accademia di San Luca, il Polittico Zavattari, la cella della Piramide Cestia.
Attualmente lavora al restauro di due pale d’altare del Barocci presso la Chiesa Nuova.
Claudio Falcucci
Ingegnere Nucleare, si occupa dell’applicazione di tecniche di indagine scientifica allo studio e alla conservazione dei beni culturali.
Negli anni ha condotto indagini sul Giudizio Universale nella Cappella Sistina, sui dipinti di Raffaello nella Stanza della Segnatura e su oltre quaranta dipinti di Caravaggio.
Dal 1996 è stato docente a contratto numerosi corsi di Fisica applicata ai beni culturali, Archeometria, Diagnostica artistica e Storia delle tecniche artistiche presso le Scuole di Specializzazione in Beni Storico-artistici e in Beni Archeologici della “Sapienza”, dell’Università della Tuscia di Viterbo, del Suor Orsola Benincasa di Napoli e dell’Accademia di Belle Arti di Napoli.
Nel 2010 ha curato la mostra Caravaggio. La bottega del genio presso Palazzo Venezia a Roma e nel 2017 è stato responsabile della sezione tecnica della mostra Dentro Caravaggio (Milano, Palazzo Reale).
Fabiola Jatta
Restauratrice diplomata ICR, settore dipinti, nel 1989 e ivi specializzata in materiali lapidei nel 1991. Specializzata in Conservazione dei Dipinti Murali presso l’ICCROM, si è laureata nel 1991 in Storia dell’Arte presso Università “La Sapienza” di Roma.
Dal 1991 lavora per le maggiori Soprintendenze italiane, gli organi governativi, la Città del Vaticano e per committenti privati, su diversi supporti.
Tra i numerosi lavori eseguiti nel corso degli anni si segnalano: il restauro dell’Aurora di Guido Reni, i dipinti di Giovanni Lanfranco nella Cappella Bongiovanni della chiesa di Sant’Agostino, la Fortuna di Guido Reni e Venere e Amore di Guercino nell’Accademia di San Luca, il Polittico Zavattari, la cella della Piramide Cestia.
Attualmente lavora al restauro di due pale d’altare del Barocci presso la Chiesa Nuova.
Federica Maria Papi
Laureata presso l’Università “La Sapienza” in Storia della critica d’arte, dottore di ricerca in “Storia e conservazione dell’oggetto d’arte e d’architettura” presso l’Università degli Studi Roma Tre.
Dal 2016 è funzionario Storico dell’Arte presso i Musei Capitolini, dove ricopre l’incarico di responsabile della Pinacoteca, della quale cura le attività tecnico scientifiche e conservative.
Nel corso della carriera è stata catalogatrice e consulente del MIC, cultrice della materia per la cattedra di Museologia di alcune delle maggiori università romane, vincitrice di borse di studio, curatrice di mostre e relatrice in convegni nazionali e internazionali.
È autrice di diverse pubblicazioni sulla pittura a Roma e nel Lazio tra XV e XVIII secolo, sulla storia del collezionismo tra XVI e XVIII secolo e sulle tematiche della conservazione, argomento su cui ha pubblicato anche il volume monografico Cultura e tutela nell’Italia Unita. 1865-1902, Todi 2008.
Marta Variali
Laureata in Storia dell’Arte presso “La Sapienza” Università di Roma, ha conseguito presso lo stesso ateneo il diploma della Scuola di Specializzazione, discutendo una tesi sperimentale che ha previsto l’impiego della diagnostica per immagini per lo studio della grafica sottogiacente ai dipinti romani di Pietro da Cortona.
Nel 2018 ha curato la mostra Litografia Bulla. Un viaggio di duecento anni tra arte e tecnica presso l’Istituto centrale per la Grafica e dal 2020 collabora stabilmente con lo studio M.I.D.A. di Claudio Falcucci.
Informazioni
Giovedì 16 maggio 2024
ore 16.30
Tutte le informazioni sul programma e sulle modalità di partecipazione sono disponibili al sito https://scuole.museiincomuneroma.it/per-la-tua-formazione/
Conferenza in modalità mista: in presenza e online
Modalità DI PARTECIPAZIONE IN PRESENZA:
La partecipazione alla conferenza è libera fino a esaurimento dei posti disponibili.
L’ingresso è gratuito ed è possibile solo dopo aver ricevuto da parte dell’accoglienza un bollino identificativo.
Si specifica che l’ingresso è gratuito solo nell’area prevista per la conferenza.
Le mostre allestite nel museo possono essere visitate previa esibizione di biglietto di ingresso secondo tariffazione vigente. Per i possessori della MIC Card è possibile acquistare un biglietto ridotto “solo Mostra”.
Modalità DI PARTECIPAZIONE ONLINE:
Per seguire gli incontri online è necessario compilare il modulo di prenotazione a cui si accede cliccando qui > https://bit.ly/3O9l1Y8
Conclusa la procedura di iscrizione si riceveranno due diverse mail: la prima con la notifica dell'avvenuta iscrizione e la seconda contenente il link per accedere all'aula virtuale che sarà inviata il giorno stesso della conferenza dal seguente indirizzo mail scuole.museiincomune@zetema.it
Verranno accettate soltanto le prenotazioni effettuate entro le ore 14.00 del giorno stesso della conferenza.
Per chi desidera partecipare online SU PIATTAFORMA GOOGLE SUITE, si suggerisce di entrare con il browser Google Chrome.