Museo di Roma, perché

Nasce nel 1930, nell’ex pastificio Pantanella di via dei Cerchi, per rendere omaggio alla città e per dare risposta al desiderio sempre più urgente di tramandare il ricordo della "Roma che andava scomparendo" per effetto dei piani regolatori di Roma Capitale e delle trasformazioni urbanistiche di epoca fascista.

Chiuso nel ’39, si trasferirà nel 1952 nell’attuale sede di palazzo Braschi.

Storia del museo

Palazzo Braschi

Da allora, l’originaria vocazione storico-documentaria si è evoluta in favore della valorizzazione artistica del Museo che consta di una collezione di circa 120.000 oggetti, tra dipinti, sculture, stampe, fotografie e abiti.

Anche per questo, considerata cioè la quantità e natura dei materiali in collezione, il nuovo allestimento – inaugurato il 28 marzo 2017 – segue un percorso tematico anziché cronologico all’interno delle sale espositive, ora posizionate al secondo e al terzo piano dell’edificio.

Il primo piano, invece, è destinato alle esposizioni temporanee che contribuiranno ad accrescere nel pubblico la conoscenza del luogo e del museo, arricchendo l’offerta culturale romana con appuntamenti di grande richiamo, volti a favorire l’incontro di diversi pubblici all’interno del Museo.

Così è già stato per I vestiti dei sogni (17 gennaio-22 marzo 2015); Artemisia Gentileschi e il suo tempo (30 novembre 2016 - 7 maggio 2017); Piranesi. La fabbrica dell’utopia (16 giugno- 22 ottobre 2017); Artisti all’Opera (17 novembre 2017 -11 marzo 2018).