Portantina Braschi

La portantina Braschi è conservata nella Sala I al primo piano: questa grande sala è dedicata alla storia di Pio VI Braschi: la città dell’antico e le sue grandi opere.

Portantina Braschi
Portantina Braschi

Datazione : 1786-90
Collocazione: In un angolo della sala
Tecnica e materiali: legno, seta damascata, cuoio impresso a piccoli ferri
Dimensioni: altezza cm 164 larghezza cm 76 profondità cm 86
Inventario: MR 1471
Committenza: famiglia Braschi
Provenienza: Collezione privata Eugenio Di Castro, acquisto del 1954

Descrizione
Si tratta di una portantina chiusa utilizzata per il trasporto di una persona, sostenuta da due uomini.
La cassa in legno, la cui forma ricorda quella di un parallelepipedo sviluppato in altezza, sembra come costituita da due parti.
Quella inferiore è un cubo formato da cinque facce mancante di quella superiore, di cui quella posteriore presenta un leggera concavità, andamento curvilineo che si ripete rispettivamente sui profili delle facce laterali; quella inferiore diventa la pedana della portantina e l’ anteriore parte dello sportello frontale.
La parte superiore è costituita da un altro cubo, senza base, la cui faccia sul retro si allarga verso l’alto (forma adatta ad accogliere la seduta interna), in opposizione alla concavità inferiore, mentre la faccia superiore, il tetto, è bombata; nelle altre due facce laterali si aprono dei finestrini e anche in quella frontale che fa parte dello sportello, di cui lungo il profilo destro sono fissate due cerniere.
Ai lati della cabina, a metta della parte inferiore, sono poste rispettivamente due gaffe in cui introdurre le stanghe in legno per il trasporto.
Una cornice dorata, delimita i profili dei finestrini e segna gli spigoli verticali della struttura e orizzontalmente le due parti in cui si presenta costituita la portantina.
Esternamente è rivestita in cuoio rosso dorato e all’interno con una fodera in seta rossa (non originale ma completamente sostituita con un tessuto moderno in occasione del restauro del 2000).

Notizie storico-artistiche
La portantina presenta una ricca ed elegante decorazione in oro zecchino realizzata a piccoli ferri su cuoio rosso, chiamata “rosolaccio” romano o “marocchino romanesco”. I motivi ornamentali (racemi floreali e vegetali, cornucopie a cartelle a intreccio), che per la loro leggerezza ricordano i trafori di un ricamo. Essi si dispongono su ogni lato all’interno di riquadri composti da una doppia cornice che delimita un campo centrale, a volte lasciato vuoto altre occupato da un semplice motivo a losanga; oppure, come nel pannello inferiore dello sportello e in quello superiore posteriore, con lo stemma della famiglia Braschi ( lo scudo è inserito in un motivo floreale sorretto da quattro putti alati e sormontato da una corona con sopra una stella a sei punte, simbolo araldico e motivo decorativo che ricorre nell’intero impianto compositivo).
Questi ultimi elementi permettono di stabilire l’appartenenza di questo manufatto alla famiglia di Pio VI e precisamente a Luigi Braschi Onesti, mentre l’esuberanza decorativa, in cui predominano ancora i capricci dei repertori rocaille, riporta la sua esecuzione al tardo Settecento, tra il 1780-1790. Questo lasso di tempo rientra negli anni di pontificato di Pio VI (1775-1799) e quindi coincide con il raggiungimento della massima potenza economica della famiglia, condizione che giustifica anche l’alta qualità e l’accuratezza dell’esecuzione di questo oggetto.