Secondo piano, Salone d’onore

Le 12 sale del secondo piano ospitano una raccolta di opere, oggetti e arredi appartenuti a importanti famiglie legate allo Stato Pontificio: i Barberni, di origine toscana, che ebbero il loro massimo potere quando il cardinale Maffeo Barberini divenne Papa nel 1623 con il nome di Urbano VIII; i Rospigliosi, originari di Pistoia, che arrivano nel 1667 al soglio pontificio con Papa Clemente IX e tra i membri della famiglia numerosi furono quelli che intrapresero la carriera cardinalizia; i francesi Torlonia, commercianti in tessuti, nel Settecento, lavorarono per la corte papale, incrementando le loro fortune tanto da aprire una Banca e imparentandosi con le più importanti famiglie della nobiltà romana, dai Colonna, Orsini ai Borghese.
Il salone, che si trova al secondo piano dell’edificio, è di forma rettangolare. Su uno dei lati brevi si aprono due grandi finestre che si affacciano su Piazza Navona, tra le quali è posta una consolle con specchiera dorata, di cui un’altra identica è collocata specularmente sul lato opposto.
Sui lati lunghi delle pareti sono appesi gli arazzi prodotti dalla manifattura reale parigina dei Gobelins tra il 1730-1736, raffiguranti “Le quattro stagioni”. Si tratta di una serie composta da sei manufatti, in quando della Primavera e dell’Estate ne sono stati realizzati due diverse versioni, disposti tre per ogni lato.
I personaggi protagonisti di queste scene sono i fanciulli giardinieri, soggetto che rientra nel gusto settecentesco della corte di Luigi XIV in cui si privilegiano temi cortesi e decorativi ai soggetti storici e celebrativi.
Queste opere provengono da palazzo Durini di Milano, probabilmente donati da Luigi XV al cardinale Carlo Francesco Durini, nunzio apostolico in Francia dal 1743 al 1753.