Uffici di burro

Roma, 1 agosto 2018

Povero John Staples, alle prese con una delle tante contaminazioni verbali del dialetto romano!

Avrà pensato anche lui – come molti altri, a dire il vero – che la stretta e tortuosa via dei Burrò, nei pressi di Sant’Ignazio, tragga il proprio nome dallo squisito ingrediente del breakfast.

Cielo a Sant'Ignazio

Ma come si sarà spiegato tale ingerenza ‘alimentare’ nell’architettura dei palazzi disegnati nel 1726 da Filippo Raguzzini per il papa Benedetto XIII?

Certo, quel barocchetto elegante e morbido strizza l’occhio a una tale spiegazione; tuttavia non è così, caro John!

Il toponimo deriva infatti dalla breve stagione del Regno d’Italia instaurato da Napoleone, durante il quale in quei buffi, deliziosi palazzi furono ospitati gli uffici (in francese bureaux, appunto) dell’amministrazione napoleonica.

Ovviamente i romani, con l’indolenza e la pigrizia che da sempre li connotano, non si peritarono di trascrivere per bene quel nome francese sulla targa stradale e ne riportarono invece semplicemente il suono.