Artisti all’Opera

Roma, 15 novembre 2017

Artisti all'opera è il titolo della nuova mostra ospitata dal 17 novembre 2017 all’11 marzo 2018 al Museo di Roma, che attraversa una storia lunga oltre un secolo, iniziata a fine Ottocento con la prima di Cavalleria rusticana. Non si tratta di una “semplice” galleria di meraviglie d’arte scenica, bensì di un percorso per il visitatore/spettatore lungo la storia del Teatro dell’Opera di Roma, seguendo le suggestioni dei grandi titoli del nostro teatro lirico e spiando il lavoro delle maestranze, ricreato attraverso un sapiente gioco d’allestimento, così da ribaltare la normale prospettiva.

Grazie alle collezioni dell’Archivio del Teatro dell’Opera – in cui si conservano più di 60mila costumi e 11mila bozzetti e figurini – alle proiezioni e ai filmati d’archivio dell’Istituto Luce il visitatore/spettatore entrerà nel teatro ritrovandosi dietro le quinte del palcoscenico per ammirare da vicino tutto ciò che d’abitudine vede da lontano, dalla platea.

Tanti i nomi di eccellenza presenti in mostra, in un percorso cronologico iniziato nel 1928, quando il Comune di Roma acquisì il Teatro Costanzi che, da allora, prese il nome che conserva ancora oggi. Iniziò così il dialogo sempre più fertile con artisti che è difficile menzionare senza far torto ad alcuno: Felice Casorati (Elektra di Richard Strauss), Filippo De Pisis (La rosa del sogno di Alfredo Casella), il futurista Enrico Prampolini (I capricci di Callot di Gian Francesco Malipiero), Pablo Picasso (scene e costumi per il balletto di Manuel de Falla Il cappello a tre punte), Renato Guttuso (che lavorerà alla Carmen di Georges Bizet e alla Sagra della primavera di Igor Stravinskij), Giacomo Manzù (Oedipus Rex, sempre di Stravinskij), Alexander Calder (Work in progress di Bruno Maderna); seguiti nei decenni successivi da Alberto Burri (suo il Cretto per November Steps, balletto di Minsa Craig del 1972), Mario Ceroli (La fanciulla del West di Puccini, 1980), Arnaldo Pomodoro (Semiramide di Gioachino Rossini, 1982), William Kentridge (Lulu di Alban Berg, andato in scena quest’anno).

E, naturalmente, i grandi registi: l’allestimento di Luchino Visconti per il Don Carlo di Giuseppe Verdi, del quale viene esposta la maquette originale; e poi Luca Ronconi, Bob Wilson, Emma Dante, fino a  Terry Gilliam, Werner Herzog, Sofia Coppola.

Due gli highlights da non perdere: il costume di Maria Callas per la Turandot di Puccini e il sipario lungo 15 metri dipinto da de Chirico per un Otello rossiniano, esposto nel Salone d’Onore.