C'era una volta il treno

Tutto comincia nel 1858, quando papa Pio IX, comprendendo la futura importanza della rete ferroviaria per il Paese, commissiona un treno personale ad aziende francesi.

Il primo vagone, la cosiddetta ‘balconata’, funge da loggia per le benedizioni papali. La seconda vettura, collegata alla prima da una piccola piattaforma di raccordo con ringhiere e cancelletti in ferro battuto, è una vera e propria Sala del trono in miniatura con piccolo appartamento annesso, ad uso privato del Pontefice, rivestito di stoffe purpuree. La terza vettura, ancora più sontuosa, ospita una Cappella consacrata nella quale il papa può celebrare la Santa Messa durante i suoi viaggi.

Costo complessivo: 140 mila Franchi.

Il viaggio inaugurale avviene il 3 luglio 1859 dalla stazione di Porta Maggiore, a quel tempo capolinea delle linee ferroviarie pontificie, alla stazione di Cecchina (Albano).

Dopo la fine del Regno Pontificio, nel 1870, il treno papale viene ospitato nella rimessa della stazione Termini. Durante la Grande Esposizione del 1911, per il 50° Anno dell’Unità d’Italia, le carrozze vengono esposte a Castel Sant’Angelo; con l’apertura del Museo di Roma nel 1930, saranno quindi trasferite nei locali di via dei Cerchi per poi spostarsi nell’attuale sede espositiva di Palazzo Braschi. Il trasporto dei vagoni avviene il 2 Agosto 1951, attraversando in modo spettacolare le vie della città.

Ma per consentire il loro ingresso nel palazzo, si rende necessario occupare gli ambienti al piano terra che affacciano su piazza Navona, di fatto escludendo la possibilità di accesso da quel lato. E sarà proprio per recuperare la splendida vista sulla Fontana dei Fiumi che, nel 2010, il treno di Pio IX viene trasferito alla Centrale Montemartini e sottoposto ad un lungo lavoro di restauro.

La sua assenza però si fa sentire e sono molti i romani che ricordano, a distanza di anni quel gigante di ferro al piano terra del Museo.

Finalmente, dallo scorso 4 Novembre, è possibile tornare ad ammirare quei vagoni – i più antichi esistenti in Italia - in una nuova sala espositiva allestita nei locali dell’ex Centrale Montemartini a via Ostiense.

Non vorrete certo perdere questa occasione!