Tra la terra e il cielo

Luci in movimento continuo, come se la città fluttuasse tra le pareti degli edifici e i tetti delle chiese, trasportando immagini e oggetti altrimenti inanimati. Una ‘natura morta’ di quotidiane presenze che spuntano dai vicoli e sui balconi delle case, amplificati dai proiettori come per effetto di invisibili lenti di ingrandimento.

È la Ro-Map 2016 (Rome Interactive Light Festival) che dal 9 all’11 settembre sarà ospitata, tra le altre location, anche a Palazzo Braschi.

Dalle 18.00 alle 20.00 di ciascuno dei tre giorni, gli artisti del collettivo Quiet Ensemble daranno vita all'installazione site-specific Tra la terra e il cielo, ideata e realizzata in collaborazione con la società Lazy, mettendo in scena oggetti comuni che diventano protagonisti di una drammaturgia ipnotica e onirica. 

All’avanguardia nella creazione di scenografie digitali e light design, Quiet Ensemble esplora le possibilità estetiche e concettuali delle tecnologie interattive, sottolineando le dinamiche casuali e meravigliose della natura che fa prendere vita agli oggetti stessi, orchestrati dalle forze invisibili del vento e della gravità. Un computer – tramite software e periferiche hardware realizzati appositamente per il progetto – controlla la velocità di rotazione di ciascun ventilatore. Variando nel tempo la velocità dei ventilatori, si sviluppa una drammaturgia tesa a massimizzare la tensione tra le forze in gioco. Un sensore che capta tale tensione genera una reazione sonora e visiva in base alla vicinanza degli elementi fluttuanti.