La fotografia al Museo di Roma

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Piazza Navona
01/01 - 31/12/2011
Museo di Roma

Per la consultazione dell’intera raccolta dell’Archivio Fotografico Comunale sono previste specifiche aperture secondo i giorni e gli orari disposti dalla direzione del Museo di Roma presso la sede di Palazzo Braschi.

Inquadramento storico e topografico
Dall’epoca dell’elezione di Roma a capitale del Regno di Italia nel 1870, nacque ben presto l’idea di creare un Museo che fosse dedicato a conservarne la memoria ed ad illustrare la storia della città. In particolare si avvertì l’esigenza di documentare e conservare la memoria di quelle parti di Roma che andavano pian piano scomparendo come conseguenza delle demolizioni effettuate in attuazione dei nuovi Piani Regolatori del 1873 e 1883. Il progetto si rafforzò nel ‘900 soprattutto come conseguenza degli interventi che, durante il Ventennio fascista, portarono alla distruzione di intere aree urbane secondo l’utopia di modernizzazione della Terza Roma voluta da Mussolini.
L’esigenza di testimoniare il passato della città è dimostrata dalla grande quantità di fotografie commissionate in quel periodo dall’amministrazione comunale per documentare l’aspetto di quelle aree della città interessate dai lavori di demolizione e dall’acquisto (tra il 1887 e il 1908) della raccolta di 120 vedute ad acquarello di Roma sparita eseguite da Ettore Roesler Franz tra il 1879 e il 1896.
Una serie di mostre retrospettive dedicate alle arti di Roma dal VI al XIX secolo furono quindi promosse nell’ambito dell’Esposizione Universale del 1911, organizzata per l’anniversario dei cinquant’anni dell’Unità di Italia, e costituirono una sorta di prefigurazione del museo storico-documentario della città, con l’esposizione di materiali che illustravano luoghi, mestieri e culture scomparsi.
Alcune di queste opere confluirono nel Museo di Roma, inaugurato il 21 aprile del 1930, ed andarono a costituire il nucleo fondante del nuovo museo. La sede espositiva si trovava all’epoca in via dei Cerchi, negli ambienti dell’ex Pastificio Pantanella, dove si trovava anche il Museo dell’Impero fondato nel 1926. L’istituzione del Museo di Roma avvenne infatti nel contesto delle molteplici iniziative di propaganda del Governatorato.
Il nucleo originale della collezione del Museo di Roma andò però progressivamente arricchendosi, attraverso una serie di acquisti promossi dall’allora direttore Antonio Muñoz, di altre opere di notevole qualità, come i dipinti della collezione Rospigliosi e una serie di busti ritratto del Seicento.
Chiuso nel 1939 per lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, il Museo di Roma fu riaperto nel 1952 e trasferito nella nuova sede del settecentesco Palazzo Braschi. A partire da quel momento il Museo di Roma avviò un processo di progressivo arricchimento e valorizzazione delle collezioni, attraverso l’allestimento di un percorso espositivo più moderno ed organico e attraverso la promozione di mostre temporanee su argomenti di alto valore scientifico. Molte delle mostre ospitate a Palazzo Braschi furono incentrate sulla fotografia, come la famosa “Mostra della fotografia a Roma dalle origini al 1915” organizzata nel 1953 dall’allora direttore Carlo Pietrangeli. In quell’occasione fu possibile riportare alla luce un patrimonio sommerso di immagini della città provenienti da collezioni private e permise successivamente l’acquisizione di opere di grande valore.
Una serie di lasciti e doni, spesso frutto della costante attenzione per il Museo di Roma da parte dell’Associazione degli Amici dei Musei di Roma”, fondata nel 1948, arricchì ulteriormente le collezioni nel corso degli anni.

Come conseguenza del progressivo accrescimento delle collezioni di grafica e fotografia del Museo di Roma, all’inizio degli anni ’70 furono creati il Gabinetto Comunale delle Stampe e l’Archivio Fotografico Comunale.
L’Archivio Fotografico Comunale conserva immagini di notevole intesse per la storia della fotografia romana, in grado di illustrare l’evoluzione dell’arte fotografica a partire dai suoi esordi, intorno alla metà dell’Ottocento, fino all’epoca contemporanea.
Il nucleo originario da cui si è formata la collezione è costituito da fotografie raccolte negli anni Trenta – epoca della fondazione del Museo di Roma – che documentano le demolizioni effettuate in attuazione del Piano Regolatore del 1883 e poi le demolizioni e trasformazioni del tessuto urbano di epoca fascista.
Questo nucleo, importante per la storia urbanistica e topografica di Roma, si è accresciuto a partire dal 1953, anno in cui venne organizzata la “Mostra della fotografia a Roma dalle origini al 1915”, in seguito alla quale molti dei materiali esposti furono donati al Museo andando ad implementare la collezione già esistente.
La raccolta comprende fotografie di ambito romano che documentano la veduta, l’archeologia ed il ritratto, riprese dai più noti fotografi dell’Ottocento e del primo Novecento con l’impiego di tecniche di tipo diverso, quali degherrotipia, calotipo, collodio, stampa ad albumina e gelatina, bromuro d’argento.
Un nucleo di fondamentale importanza è quello che riguarda gli esordi della fotografia romana con rare immagini eseguite negli anni 1850-60, che documentano il rapido affermarsi della fotografia a Roma, soprattutto nel campo della veduta. Di notevole vastità è inoltre l’archivio dei negativi che conserva lastre in vetro di grande formato e pellicole piane nel quale sono conservati interi fondi fotografici di notevole valore storico ed interesse documentario.

Sintesi della visita
Per quanto riguarda l’esposizione delle fotografie storiche all’interno della collezione permanente, l’ultima sala del Museo di Roma, situata al secondo piano, illustra il passaggio fra la Roma Papale e la Roma Capitale del Regno d’Italia attraverso una selezione mirata di fotografie appartenenti al fondo dell’Archivio Fotografico Comunale. All’interno della sala 12 sono in mostra alcuni significativi esemplari di ritratto fotografico che si pongono in connessione con le opere esposte nelle sale precedenti, come logica continuazione della ritrattistica del secolo che nella recente tecnica fotografica aveva trovato nuovi esiti ed una committenza più allargata. Le opere presentate costituiscono solo un piccolo spaccato del ricco e articolato fondo dell’archivio fotografico conservato nel Museo, costituito soprattutto da vedute della città.

Informazioni

Luogo Museo di Roma
Informazioni

Info e prenotazioni allo 06 06 08
tutti i giorni dalle 9.00 alle 21.00

Giorni di chiusura
Lun
Bibliography

Sul Palazzo
C. Pietrangeli, Palazzo Braschi. Roma, Istituto di Studi Romani, 1958
Palazzo Braschi e il suo ambiente, a cura di C. Pietrangeli e A. Ravaglioli. Roma, Edizioni di Capitolium, 1967
E. Ricci, Palazzo Braschi. Storia ed architettura di un edificio settecentesco. Roma, Palombi, 1989
A. Margiotta, M.G. Massafra, Un percorso fotografico a Palazzo Braschi 1870-1987. Roma, Gangemi, 2002
Palazzo Braschi. Immagini di un restauro, a cura di L. Funari. Roma, Kappa, 2002

Sulle collezioni
M. Papini, Palazzo Braschi: la collezione di sculture antiche. Roma, «L'Erma» di Bretschneider, 2000
E.B. Di Gioia, Le collezioni di scultura del Museo di Roma: il Seicento, Roma, Campisano, 2002
Il Museo di Roma racconta la città, catalogo della mostra a cura di R. Leone, F. Pirani, M.E. Tittoni, S. Tozzi. Roma, Palazzo Braschi, 4 maggio 2002. Roma, Gangemi, 2002
Il Museo di Roma racconta la città. Guida breve, a cura di R. Leone, F. Pirani. Roma, Gangemi, 2002
Scenari della memoria. Roma nella fotografia 1850-1900, a cura di M.E. Tittoni e A. Margiotta. Milano, Electa, 2002
Fori Imperiali: demolizioni e scavi: fotografie 1924-1940, a cura di Rossella Leone e Anita Margiotta, con la collaborazione di Fabio Betti e Angela Maria D'Amelio. Milano, Electa, 2007

Durata
circa 2 ore
Tipo
Visita didattica
Organizzazione

Zètema Progetto Cultura

Prenotazione obbligatoria: Sì

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